Quando ero roboticista - Tappeto di punte
Era una bella giornata di inizio primavera quando il $prode cavaliere$ in sella alla $divoratrice di asfalto$ percorre la Milano-Venezia (e no, non si chiamava ancora Torino-Trieste)
Direzione provincia nord di Verona, un $drago a corrente$ talmente cattivo da far piangere il cliente
uscivano le sue lacrime dal telefono mentre ci chiamava,
come Zio Paperone quando telefona a Paperino
Conoscendo il "mio" cliente (uno che risparmia...), e data l'ora, decido di allungare il viaggio e anticipare il pranzo, per non arrivare con il pranzo sullo stomaco in capannoni gelidi e poi aver problemi di digestione.
Arrivo a cavallo dell'ora di pranzo e chiedo di poter andare lo stesso sull'impianto.
Vedo uno spettacolo da far piangere i fanciulli innocenti:
Un "tappeto" di punte guidafilo bruciate, che ricopre il pavimento dell'area robotizzata
Non ci interessa adesso cosa sia una "punta guidafilo", sappiate solo che costavano un euro l'una e sul pavimento c'erano abbastanza punte da pagarsi una cenetta romantica.
Sopratutto non ci sono più punte guidafilo nella scatola.
Ecco perché gli $storditi$ qui si sono fermati di far danni: hanno finito le punte, non la cocciutaggine,
Vabbè
faccio due ipotesi sul possibile guasto
1) lo sgabulatore a frizione è fritto
2) la scheda controllo arco è guasta
io voto per la seconda,
Infatti ci ho preso, 3 minuti e il $drago a corrente$ sarebbe pronto a ruggire di nuovo
Se avesse punte guidafilo...
Nulla di grave, apro una scatola delle mie e allungo la lista dei ricambi
Piglio su un rottame metallico, lo metto vicino al $drago a corrente$, imbastisco un programmino semplice semplice e provo a "posare un cordone"
Il cordone è "il cordone di saldatura" e posare un cordone significa fare una saldatura
Un cordone bello come un apollo, una saldatura degna di apparire sul paginone centrale di "playboy, edizione robot"
OK, gente, qui ho finito, tengo anche un pochino di fretta, adesso.
$storditi$ rientrano e mi chiedono: "come va?"
Sono tentato di raccontare loro una "storia a colori" su tentativi, prove, ipotesi, duelli, damigelle in pericolo e battaglie con cattivi draghi
ma ho pietà e gli dico la verità:
"avevate una scheda guasta, la ho cambiata, adesso stacco e torno a casa, ciaoapresto"
Magari... mi illudevo
$stordito number one$ si accorge che ho "posato un cordone" su un pezzo sfuso
"come hai fatto?"
" beh..." faccio io:
- ho piazzato il pezzo,
creato un programma di prova,
avvicinato a mano il manipolatore,
controllato lo "stick-out",
regolato tensione, filo e gas,
provato il programma in "weld-off"
e poi fatto girare in "weld-on",
mica difficile...
Nota per i lettori, potete notare che quando invento i "possibili" dispositivi, apparati o tecniche non sono molto meno chiaro di quando uso i termini giusti.
$stordito number one$: ma dai, si può?
$prode cavaliere$: beh, certo, ma non hai fatto il corso d'uso del robot?
- NO, avevamo fretta...
- Anch'io ho fretta, mi dispiace devo andare, il mio posto è la...
- No aspetta, ma fammi capire questo...
è andata avanti così più o meno fino alle 18, tanto hanno pagato le ore di trasferta e due pasti
e poi hanno anche "comperato" un corso di formazione,
e poi dopo un altro robot, si vede che erano rimasti contenti dei servigi delle ditta
Però io avevo fretta sul serio, perché arrivavano le telefonate disperate da $collega$, che era in pieno nell'episodio di "La fuga"
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